ARCHIVIO | 11 ARTICOLI

Riforme e stato di attuazione del PNRR


L’Italia ha finora conseguito tutti gli obiettivi previsti dal PNRR per le prime due rate. Dal punto di vista delle risorse già acquisite, ha ricevuto 66,9 miliardi di euro, di cui 24,9 miliardi a titolo di prefinanziamento e 42 miliardi a rimborso della prima e seconda domanda di pagamento. A gennaio il Governo ha chiesto alla Commissione europea il pagamento della rata legata al raggiungimento degli obiettivi previsti per dicembre 2022, nonostante alcuni ritardi. Se dovesse essere giudicata soddisfacente anche l’attuazione dei 55 obiettivi previsti per la terza rata, l’Italia avrebbe conseguito 151 obiettivi sul totale dei 527 previsti dal PNRR fino al 2026.


Inflation reduction act: un breve commento


L'Inflation Reduction Act (IRA) è una legge del Congresso degli USA, firmata dal Presidente Biden il 16 agosto del 2022, che prevede di mettere a budget l'astronomica cifra di 738 miliardi di dollari per raggiungere una serie di obiettivi quali la riduzione dell'inflazione attraverso la riduzione del deficit, l’abbassamento dei prezzi dei medicinali e l'incentivazione degli investimenti in energia pulita. Si tratta di una normativa estremamente articolata e complessa. Qui, una breve e idiosincratica disamina di alcuni degli elementi più caratterizzanti e problematici.

 


Ripartiamo!


Riprendono le attività di EUblog e si riapre il dibattito sulle principali sfide che il federalizing process europeo si trova a fronteggiare: il posizionamento rispetto a una guerra alle porte dell'Europa, l'intervento nella crisi umanitaria alle sue coste, lo sviluppo in senso solidaristico della sua funzione. Alla base, l'esigenza di rinnovare il patto fondativo dell'Unione, tornando alla radice della nostra esperienza di convivenza ma anche fissando valori che definiscano un nuovo contratto sociale europeo. Si tratta di un vasto programma, certo, ma noi europei convinti non possiamo non essere ambiziosi.

 


The process of accession to the European Union: the case of Kosovo


Post-war Kosovo's path leads to the European Union, which has been declared by Kosovo and Kosovars over the years. This article will focus on the legal and constitutional aspects of Kosovo's journey. As it will be seen, Kosovo has progressed in the legal context by harmonizing national legislation with European standards. However, Kosovo still has a long way to go before joining the EU.


Abbattiamo il muro! Per l’adesione immediata dell’Ucraina all’Unione europea


L’adesione dell’Ucraina all’Unione europea costituisce un imperativo morale e non richiederebbe alcuna revisione dei Trattati, marcando un ritorno all’approccio classico per cui viene prima l’adesione, poi l’acquis. La situazione speciale rappresentata oggi dall’Ucraina richiede questo cambio di direzione, che costituirebbe, per l’Ue, anche un momento di riflessione sulla propria raison d’être e sul suo futuro.


Perché un’adesione istantanea dell’Ucraina all’UE non è possibile e forse non è nemmeno necessaria


A pochi giorni dall’inizio dell’aggressione armata da parte della Federazione russa, l’Ucraina ha presentato formale richiesta di adesione all’Unione europea ai sensi dell’art. 49 TUE. Alcuni sostengono che una situazione speciale meriti una procedura speciale e che non sia necessario sviluppare un negoziato articolato con la Commissione sull'acquis. Benché ispirata da comprensibili e condivisibili ragioni morali, tale soluzione presenta delle problematicità sul piano giuridico che conviene brevemente ripercorrere.


The activation of the conditionality mechanism against Hungary: better late than never!


A year and a half after the entry into force of Regulation no. 2092/2020 on democratic conditionality – a period of time in which the European Parliament adopted a series of resolutions and issued an action for failure to act against the Commission for not having yet activated the mechanism – on 27 April 2022, the Guardian of the Treaties instructed the budget holder, Johannes Hahn, to send the formal notification for the instrument’s launch against Hungary.


La promozione dei magistrati in Romania: un tassello dello stato di diritto al vaglio della Corte di giustizia


La disciplina sulla promozione dei giudici in Romania rende i magistrati direttamente dipendenti dai presidenti delle Corti d’Appello. L’autogoverno della magistratura può comportare un uso improprio dei procedimenti disciplinari e una distorsione del sistema di selezione meritocratica. La Corte di giustizia UE è chiamata a valutare l’esistenza di «un sistema di giudici dipendenti nell’ambito di un potere giudiziario indipendente»


Il caso romeno nella dimensione conflittuale dell’integrazione europea


Con la decisione del 22 febbraio scorso, la Corte di Giustizia ha voluto ridefinire in senso centripeto i rapporti con la Corte costituzionale romena, che in una decisione del 2021 si era apertamente rifiutata di conformarsi al Giudice di Lussemburgo in tema di indipendenza della magistratura. Il caso romeno rappresenta un esempio della dimensione conflittuale propria dell’integrazione europea, stretta tra una dinamica di riduzione unitaria e la resistenza degli ordinamenti nazionali alla costruzione di uno spazio pubblico europeo 


The devil lies in the procedural details: the Conditionality Regulation saga


The aim of this short article is to give an overview of the Conditionality Regulation saga, from the emergence of the idea to the potential and long overdue activation of the mechanism after the delivery of the ECJ judgment. I will point out that all the main issues of this years-long struggle concerned primarily procedural questions, while discussions about the actual rule of law infringements taking place in Hungary and Poland took a backseat.


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