ARCHIVIO | 23 ARTICOLI

The Social Dimension of Higher Education and Third Mission Activities


The Bologna Process (1999) is known as a high-level cooperation among national ministries which aims to ensure comparability and quality assurance in tertiary education. It established the European Higher Education Area (EHEA) but it also has an ambitious agenda to support and integrate a diverse student body, labelled as the social dimension of higher education (HE).

 

 


Tendenze elettorali in Europa


È obiettivamente temerario a un anno di distanza dalle elezioni europee formulare un’ipotesi accurata sulla composizione della prossima Assemblea, stante l’evidente mobilità degli elettorati e stante anche il fatto che buona parte delle motivazioni di voto in genere sono dovute all’approvazione o al rigetto dei Governi nazionali in carica, alcuni dei quali si insedieranno nei prossimi mesi dopo alcune elezioni politiche molto importanti (Grecia 25 giugno, Spagna 23 luglio, Slovacchia 30 settembre, Polonia ad ottobre).


Carrots and stick. The use of EU funds to enforce the Rule of law in Hungary


The idiom «carrots and stick» is often illustrated with the image of a jockey riding a donkey. The rider tries to persuade the animal to go faster by hanging a carrot in front of the donkey, on the one hand, and by using a stick to hit the poor beast, on the other. If we apply this metaphor to explain how the EU tried to convince the Orbán government to take steps toward the respect of the Rule of law, we must conclude that for twelve long years the donkey clearly outsmarted the rider.


I paradossi delle “aritmie democratiche” nell’Unione europea: quando a vincere (in Europa) sono gli sconfitti (nelle elezioni nazionali)


La prassi di nominare ai vertici delle istituzioni dell’UE leader politici appena sconfitti nelle elezioni nazionali, pur diffusa in molte organizzazioni internazionali e rispondendo a logiche comprensibili, finisce per minare la legittimazione democratica del sistema politico istituzionale europeo e per accentuare quelle “aritmie democratiche” che costituiscono il vero problema della democrazia europea, nella difficile conciliazione dei cicli e dei ritmi dei suoi molteplici sistemi politici.


10 anni sono troppi? Infrazione europea sul reddito di cittadinanza


Il 17 febbraio 2023 la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora con la quale ha aperto nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione relativa ai requisiti di accesso al Reddito di Cittadinanza. Essa ritiene che lo stesso abbia carattere indirettamente discriminatorio e contrasti, dunque, con il diritto dell’Unione europea.


Nelle piazze francesi c’è una sfida per il potere tra elettori ed eletti


“La folla non ha legittimità” di fronte al “popolo che si esprime attraverso gli eletti”. Il Presidente Emmanuel Macron ha così risposto alla “jacquerie” popolare che sta reagendo, anche con la violenza, alla sua ferma volontà di riformare le pensioni, innalzando la soglia d’uscita da 62 anni a 64. Una questione tutta politica è derubricata a problema formale. La legittimità del potere è risolta nella legalità delle procedure democratiche. Le elezioni, secondo la dottrina Macron, danno voce al popolo. Oltre c’è una folla informe priva di legittimità.

 


Israele, uno stato senza costituzione


Viene da lontano, la crisi politica di Israele. Si ritrova nella sua singolare struttura istituzionale. Conoscerla può aiutare a comprendere la mobilitazione popolare, multisfaccettata, che porta in piazza avversari e sostenitori del governo di Benjamin Natanyahu, reo di voler una legge che consegna al Parlamento (Knesset) il potere di limitare la Corte Suprema nel garantire i diritti e la democrazia ebraica.


Ripartiamo!


Riprendono le attività di EUblog e si riapre il dibattito sulle principali sfide che il federalizing process europeo si trova a fronteggiare: il posizionamento rispetto a una guerra alle porte dell'Europa, l'intervento nella crisi umanitaria alle sue coste, lo sviluppo in senso solidaristico della sua funzione. Alla base, l'esigenza di rinnovare il patto fondativo dell'Unione, tornando alla radice della nostra esperienza di convivenza ma anche fissando valori che definiscano un nuovo contratto sociale europeo. Si tratta di un vasto programma, certo, ma noi europei convinti non possiamo non essere ambiziosi.

 


Legislative in chiaroscuro


Volendo fare una prima riflessione sul risultato delle elezioni legislative francesi, va anzitutto fatta una premessa: nelle situazioni non del tutto chiare, con alcuni elementi di incertezza, la valutazione è sempre sic stantibus rebus. Nel chiaroscuro risultato elettorale, però, emerge un dubbio: sarà possibile governare con una maggioranza davvero relativa e non quasi assoluta come nel 1988? 

 

 


Dalle presidenziali alle legislative, quali scenari in prospettiva per la Francia?


I cittadini francesi, a distanza di qualche settimana, sono chiamati nuovamente alle urne. Dopo le elezioni presidenziali, svoltesi ad aprile scorso, il 12 giugno prossimo si terrà il primo turno delle elezioni legislative, seguite, domenica 19 giugno, dal secondo turno. Tali elezioni hanno un impatto considerevole sulla vita politica del Paese, perché da esse dipende la scelta del governo dei prossimi cinque anni.


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